Nel cortile di ciascuna casa c’era il pozzo ma non tutti davano l’acqua potabile.
In questi casi, una capace botte montata su due ruote e trainata da un cavallo forniva alle famiglie l’acqua “buona” tratta dalle cisterne.
All’arrivo dell’acquaiolo le donne di casa riempivano secchi per l’uso di cucina, per tutte le altre necessità c’era quella del pozzo. La quantità prelevata doveva bastare fino al successivo passaggio.
Un recipiente con coperchio e un mestolino appeso al bordo, si teneva a portata di mano: era il bicchiere per tutta la famiglia.
RIFERIMENTI
Autore: Augusto Baraldi
Fonte: ricerca dell'autore
Autore: Augusto Baraldi
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