A pochi metri dal Palazzo, una costruzione porticata era riservata ai cavalli da parata e da carrozze.
Lo spazio comprendeva un ambiente per il ricovero degli animali e delle carrozze e dei calessi, un prato per il pascolo e, poco distante, il galoppatoio.
Tutti i finimenti di prima qualità facevano bella mostra di sé nelle vetrine che occupavano le quattro pareti di una saletta.
Questi cavalli privilegiati e, tra essi, i due magnifici lipizzani bianchi, erano assistiti sempre dalle stesse persone, i cocchieri, così che si stabilisse fra le due parti un rapporto di conoscenza e affiatamento.
RIFERIMENTI
Autore: Augusto Baraldi
Fonte: ricerca dell'autore
Autore: Augusto Baraldi
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