Salviamo Portovecchio Salviamo Portovecchio Salviamo Portovecchio
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Storia di Spino
San Martino Spino e Portovecchio

Storia di Spino, San Martino Spino e Portovecchio

Venaria ha la sua reggia, di origine sabauda; Caserta pure ha una reggia, che fu dei Borboni, e nel suo piccolo San Martino Spino vanta il Palazzo di Portovecchio, che fu la reggia dei Pico (dal 1353 al 1709), ma anche dei vescovi di Reggio, dei marchesi Menafoglio, fermieri del Ducato di Modena, fu un castello e un edificio portuale per i traffici fluviali e su canali navigabili, nonché un centro militare costituente il V Deposito cavalli (con alti ufficiali comandanti dall’aprile 1883 al 1954), un centro logistico, un centro materiale da ponte, uno specialistico centro addestramento cani contro l’uso di polveri belliche e terroristiche.

Nelle stampe più interessanti dopo il XVII secolo notiamo un edificio a tre torri, anziché una. Molto verosimile, perché anche la chiesa, ben accennata, ha al loro posto la facciata barocca e la forma del campanile, eretto nel 1677. 

Tenute, case, tettoie, arativi, pascoli, corsi d’acqua, monumentali barchessoni, con la caduta del Deposito furono poi divisi con la Piccola Proprietà Contadina, staccata dalla parte che portava dal centro del paese a Portovecchio, per formare i possedimenti della Cooperativa Focherini, la quale aveva anche la dotazione della piazza (ora Piazza Airone, girata al Comune) e gli arativi e immobili a sinistra e a destra della via Zanzur, già viale Regina Margherita, fino all’Arginone.

RIFERIMENTI

Autore: Sergio Poletti
Fonte: ricerca dell'autore
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